Giovani autori attenti a… Babylon Tv (I)

Dopo il quattordicesimo ciclo di inspirare-espirare per digerire la pallina di piombo che assomiglia tanto a un proiettile carico nel fegato, posso sedermi qualche minuto al mio tavolo verde e condividere con voi l’ultima grande fregatura da scrittore non-presa. Tutto parte da Facebook (chettelodicoaffà!). Faccio caso alle frequenti segnalazioni di tal Lorena che pubblica più o meno solo questo: “Scrittori, poeti, romanzieri, saggisti (a rapporto!). Se avete pubblicato un libro rivolgetevi al Babylon Café, portale che si occupa di promozione di opere ed autori attraverso la trasmissione televisiva Babylon Tv, attraverso la radio ed il web”.
D eufonica a parte penso: perché no!? In questi anni ho collaborato con portali letterari, radio, tv regionali sia in qualità di redattore/intervistatore/recensore (non-giornalista eh!) che di ospite per parlare dei miei libri. Mi sono sempre dato da fare, convinto che l’autore debba essere il primo sostenitore della propria opera impegnandosi più che può nella ricerca di occasioni utili a farla conoscere al maggior numero possibile di persone. Loro registrano a Roma, io vivo a L’Aquila. L’Aquila-Roma è un’ora di automobile, (ecco che vien da sé un altro) perché no?!
Ve lo dico io perché!
Intanto nell’e-mail di risposta noto, perché non è infinitesimale, la differenza fra la dimensione del carattere di ‘Gentile Matteo’ e quella del resto della mail pronta da qualche parte per essere inviata all’autore di turno. Mi ricorda il meccanismo dei messaggi multipli o quelle catene della fortuna che mandi a tutta la rubrica, cambiando solo il nome. Va bene il “prestampato”, ma che almeno sembri credibile con un ‘Gentile Matteo’ grande quanto il resto e dello stesso carattere del corpo e-mail. Non dovrebbe essere complicato per chi vanta “un’esperienza quinquennale in ambito editoriale e culturale” esperienza che Babylon TV “mette a disposizione” dei giovani autori. La mail è lunga. Tesse le lodi dei loro collaboratori, spiega in dettaglio come verrà realizzata la mia intervista televisiva o servizio sul romanzo. Infine precisa che “il  costo per inserire la promozione del libro nel nostro spazio televisivo è di 200,00 €”.
D-U-E-C-E-N-T-O EURO. (Ho letto bene? / Si legge bene?) Dei quali non fanno menzione da nessuna parte, nel loro sito per esempio o nei continui annunci su Facebook, ma te lo dicono in privato quando li contatti. Forse sono io l’ingenuo. Devo avere qualche problema io che recensisco libri sul web, in radio e intervisto autori gratuitamente. Io che sostengo che i soldi per mantenere in piedi piccole realtà mediatiche non debbano provenire dalla cultura, figuriamoci dall’autore poi. Se mi fossi fatto pagare 200 euro a recensione su Radio L’Aquila 1 o a intervista su Solo Libri, dagli autori delle cui opere ho parlato, a questo punto camperei di rendita. Invece assemblo panini da Mc Donald’s. Mi sento scemo, comunque adduco con garbo tutte le mie motivazioni e rifiuto la loro proposta. Spiego inoltre che ho alle spalle una serie di esperienze: interviste anche su canali televisivi e radiofonici dalle potenzialità promozionali di gran lunga superiori a quelle di Babylon TV che, come loro mi spiegano, “va in onda ogni giovedì alle 20:30 su Carpe Diem Sat Sky 932. Inoltre è trasmesso da un network di emittenti: Rete Oro, Telesicilia, Cts e Televallo”. Chi al giorno d’oggi non segue Televallo? Con tutto il rispetto, per carità. Non lo dico per vantarmi quanto per precisare che in nessuna occasione mi sono stati chiesti dei soldi. Loro mi rispondono così: “Allora non ha bisogno di noi… buona fortuna, chiunque lei sia”.
Chiunque lei sia?! (Ma io ti sfascio la faccia!)
A indispormi (è un po’ che tento di non dire parolacce) è l’aria da benefattori a disposizione dei giovani sognatori che magari hanno pubblicato sborsando migliaia di euro e che quindi nessuno di conseguenza considera e promuove. Allora ci pensano loro, purché l’autore tiri fuori ulteriori 200 euro. Che vuoi che siano 200 euro in più per sembrare uno scrittore considerato, dopo che ne hai tirati fuori 2000 e più per sembrare semplicemente uno scrittore?
Ho trovato un’intervista a Maria Elena Cristiano, direttrice del portale e Presidente dell’Associazione Culturale. È lei stessa a dichiarare:

“L’ostacolo principale di ogni esordiente è quello di doversi confrontare, nella grande maggioranza dei casi, con il sottobosco dell’editoria, formato, essenzialmente, da piccole e medie case editrici con pochi soldi da investire sul talento di un illustre sconosciuto di belle speranze. Le spese di distribuzione, quelle di stampa, il costo esagerato delle pubblicazioni cartacee, inducono molte di queste realtà editoriali a proporre agli esordienti la formula dell’auto- pubblicazione, sovente mascherata dalla infida dicitura di acquisto preventivo di copie. Gli autori accettano (per tutti gli scrittori pubblicare una propria opera è il coronamento di un sogno), per poi ritrovarsi con cinquecento copie del loro romanzo in casa, da smerciare ad amici e parenti, un battage pubblicitario inesistente e un libro edito, ma praticamente irreperibile.”

Giusto, e perché voi fate pagare 200 infidi euro per un’intervista? Parole, parole parole… Conclude:

“La professionalità, la serietà e la passione che accompagna il Babylon Café fin dai suoi esordi sul web, sono gli aspetti della nostra attività più apprezzati dagli scrittori che hanno usufruito dei nostri servizi letterari. Tutti i membri della nostra redazione hanno sperimentato sulla loro pelle quanto sia faticoso e snervante coltivare il sogno di diventare scrittori, o di essere riconosciuti come artisti nella odierna società italiana. Lo scopo del Babylon Café è quello di mettere la nostra esperienza al servizio degli autori in cerca di visibilità, rifuggendo l’inutile meccanismo dell’autopubblicazione.”

E servendosi dell’utilissimo meccanismo dell’autopromozione, aggiungo io.
Per finire qualche conto in tasca post scriptum. Nella mia miserevole esistenza 200 euro corrispondono a:

  1. un quarto del mio stipendio
  2. la rata della macchina che finirò di pagare fra 3 anni
  3. un po’ più di quanto spenda mensilmente per la benzina
  4. la prima rata universitaria senza tenere conto della mora
  5. un terzo della seconda
  6. un settimo della mia prossima vacanza estiva (viva Dio!)

Giovani autori all’ascolto… proprio No!

8 commenti su “Giovani autori attenti a… Babylon Tv (I)

    • Non hanno il minimo interesse per lo scambio culturale e l’arricchimento che un’opera può dare alla loro trasmissione.

  1. Ciao Matteo, li avevo sgamati anch’io, i signori in questione… Più che altro, basta dirlo subito e con chiarezza: offriamo questo servizio *a pagamento* e amen. Ognuno poi fa le riflessioni del caso e decide liberamente.
    Ah, il sottobosco dell’editoria, terra infida e… perigliosa! 😉

    • Infatti è sbagliato l’approccio. Mostrare interesse per l’arte e la letteratura e invitare gli autori a partecipare è diverso dal dire: abbiamo degli spazi a disposizione di chi paga. Se fosse stato il secondo, il loro approccio, non li avrei contattati, ma probabilmente avrei avuto un chicco in più di rispetto.

  2. Buongiorno,
    Scrivo dal sottobosco dell’editoria e anche la mia è una piccola (ma che dico piccola, microscopica) casa editrice con pochi soldi (praticamente zero) da investire sul talento di un illustre sconosciuto di belle speranze.
    Però lo faccio lo stesso, senza chiedere un soldo né per la stampa né per la promozione né per altre voci inventate all’uopo, guarda un po’.
    Ciao Matteo :-*

    • Sara, grazie per essere intervenuta e per tutto quello che hai fatto e fai per me e per le nuove voci che porti alla luce. Non devo scriverti qua quanto ti voglio bene. :*

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