Cos’è questa puzza di cavoli? Ah, sei tu!

Spesso accuso qualcuno di essere maleducato, o di essersi comportato in modo maleducato, che è meglio, di non aver detto una parola in più, di aver detto solo quelle sbagliate, o anche quelle sbagliate, che andrebbero taciute, altrimenti non penseremmo che fossero tali. Spesso critico un atteggiamento (che mi appare) menefreghista, una telefonata mancata, un invito di circostanza, un invito perché, se vengo io viene anche lui che si porta quell’altro, e stai a vedere che era solo l’altro quello desiderato. M’infastidiscono modi di fare preconfezionati, a cui, se non rispondi con tono altrettanto natalizio, passi per quello che vuole fare l’alternativo, quello che vuole fare il vero, quello che dice di non avere limiti e paletti perché lui è così: underground. Vaglielo a spiegare che invece sei solo uno che non respira più in mezzo a tanta finzione! Perché la finzione puzza di pesce andato a male, di uova marce, di cavoli, di stabbio (volevo usare merda, ma mi sembrava una parola poco carina). Solo che poi accade che, passeggiando per la città, incrocio il Re delle farse, e mi scopro a precederlo rovinandogli il tanto atteso inutile e ormai banale, diciamolo, suo saluto, suo invito, suo tempo (sprecato a priori e, anche se non lo fosse, dichiaro ufficialmente che non ne ho per lui), sue parole, suo sorriso (Dio (maiuscolo) credimi quando dico che gli tirerei un calcio in faccia!) suo tutto. Resta a bocca semiaperta con gli occhi calanti (sì, ce l’ha così) increduli, di fronte alle mie due o tre frasi di plastica, che lo salutano senza curarsi delle attenzioni che si aspetta. Trasformazione completata. Mi sono addirittura superato in tutto quello che ho sempre schifato. La differenza però è fondamentale: che io, così, lo sono solo se lo voglio, lo divento insomma, qualcun altro non saprà mai essere limpido, neanche se lo volesse con tutto se stesso.

Che qualche pia anima che ci tiene (se esiste, ed esiste purtroppo) trovi il modo di dirgli che non è bello andare in giro con quella puzza di cavoli addosso, e non è con una doccia, o con due, che se ne sbarazzerà.

42 commenti su “Cos’è questa puzza di cavoli? Ah, sei tu!

  1. orange, meglio severa. Semmai, se in futuro ti renderai conto che hai lasciato fuori qualcuno che meritava di starti accanto, farai sempre in tempo a chiedergli di andarvi a prendere un caffè insieme e recuperare un po’ di cose.

  2. Ah, no, per niente, era un’ipotesi che vedevo con terrore! Anch’io ho pochi amici ma veri… forse ho fatto una cernita un po’ troppo severa, però…

  3. lorenzo, è sempre colpa del dentista! Peccato che non possa fare l’editing dei commenti altrui, altrimenti te l’avrei aggiustato io! Un abbraccio.

  4. Credo che il uo atteggiamento abbia funzionato come una doccetta leggera, a fatto male ad uno che crede di profumare ed invece puzza, matto sei stato grande!

  5. già..forse è davvero così…scrivo solo per sfogarmi…

    riguardo al tuo intervento…ormai di persone così siamo circondati…che ci vuoi fare?

  6. purtroppo ho la sventura di conoscere gente che si avvicina molto al tuo “fastidioso” conoscente

    dove fastidioso è chiaramente un eufemismo per mantenermi signorile

  7. la vita già di per sé la stiamo trasformando in un teatrino..il fatto è che pensiamo più a cosa pensano gli altri che a ciò che pensiamo noi,è limpido!

    Fingere al massimo può servire ai colloqui di lavoro o a non far stare male chi amiamo..gli altri chi li vuole?!

  8. orangecat, anche a me piacciono le persone schiette. E’ per questo che i miei Amici sono pochi e preziosi, tanto preziosi da far invidia a chi ne ha tanti e inutili. Mica dobbiamo per forza essere nemici/antagonisti, no? 😀

  9. La scena che hai raccontato è un déjà vu. Trovo che sia un gran pregio sapersi confrontare con la gente, mettendosi sullo stesso piano, ma rimanendo sempre sé stessi.

  10. Complimenti per il blog… sono arrivata qui tramite il blog di esserino e balena e mi piaceva il tuo nick…

    Mi piace come scrivi davvero tanti complimenti!

  11. Mi piacciono le persone schiette e che non si spacciano per quello che non sono… certo sei così deciso che non ti vorrei come nemico/antagonista.

    Complimenti per il blog.

  12. Mi piace vedere qualcuno che si comporta come vorrei fare anche io.

    Un po’ di sana ipocrisia mista a “disinteressato interesse” nei confronti di queste persone non fa male.

    Bravo Matto!

    ps e studiati l’inglese XD

  13. gat(t)obalena, nonostante qualche problemino con le parole con le doppie che credo comunque di aver decifrato, il senso del tuo commento mi rimane vagamente oscuro. Ho capito che mangi gli umani e che i cavoli non ti piacevano da piccolo. Beh, neanche a me, e gli umani comincerò a mangiarli tra poco. Benvenuti nella Stanza! (Perché siete in due giusto? Gatto e Balena, no?)

  14. io no capivo gnente. E i cavoli no mi piacievano che io nangio solo il pessie e il polo. anche se avo senpre fame io quelli banbini no li mangiavo che avano poca cicia.

    li umani grandi queli li amasso e li mangiavo che me lo ava dito il mio Gato Eterno che lui mi diceva che ero abramo.

    GATO BALENA

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