Bea, qui puoi dirlo quanto ami Silvio

Lasciamo parlare anche chi il Premier lo rispetta e ritiene che abbia, per tutta la sua lunghissima carriera politica, fatto il migliore dei lavori possibili, il suo DO-VE-RE. Colei a cui la RAI ha tolto la parola sbattendola fuori da Annozero, presumo per l’aver parlato troppo magnificamente di Berlusconi. Colei a cui Marano e la Bignardi hanno per la seconda volta tolto la parola censurando l’intervista dell’Era glaciale, la trasposizione delle Invasioni barbariche da La7 a RAI2, per il medesimo motivo, suppongo. Noi promettiamo alla contessina che secondo me si fa di stupefacenti (così, per dire una cosa off topic) di lasciarle il via libera, di non modificare né tagliare in alcun modo le sue dichiarazioni. Qui potrà finalmente dichiarare tutto il suo amore al sovrano, dire ciò che pensa di lui, dei suoi nobili intenti, dei suoi capelli e via dicendo.
Signore e signori accogliamo con un applauso scrosciante la stupefacente (ah-ah) ex valletta parlante di Annozero (zittita forzatamente – mannaggia la pupazza! -), Bea(trice) Borromeo!!!


Datevi una risposta sul perché della sua esclusione dallo sbrilluccicoso mondo della TV, lei che si è sempre dimostrata così delicata e carina nei confronti di tutti. Un’idea me la sono fatta e ha a che fare con l’antidoping, mamma mia quanto parla! Come si dice, non so se solo da noi o in tutto il mondo, questa non sputa un attimo! (Quando l’ha registrata, l’intervista, alla vigilia della sagra del Brunello di Montalcino?)

5 commenti su “Bea, qui puoi dirlo quanto ami Silvio

  1. moody, andava invitata e fatta esprimere in quanto…opinionista, valletta, pensatrice… in quanto cosa? Cosa fa nella vita Beatrice Borromeo a parte la contessa? Qualcuno ti ha invitato a esprimere la tua all’Era glaciale? A me no, perché la RAI o la Bignardi (mi auguro che li scelga lei gli ospiti) aveva il dovere di invitarla, intanto? Dal momento che la inviti, visto che pur non avendo uno specifico ruolo, in una trasmissione aveva la possibilità di parlare (perché la pensa come Santoro, ma è un altro discorso) e ha più volte fatto intendere la sua visione, sai pure quello che dirà, o almeno io l’avrei immaginato. Quindi mi sembra assurda la censura in questo senso, perché tu censuri un pensiero che conoscevi ancora prima che venisse espresso, e gliel’hai chiesto tu di esprimerlo. Un po’ paradossale come atteggiamento. Comunque è lecito. Inviterei tutti a riflettere sul fatto che la RAI certa gente per parlare la paga (non per picconare diamanti, per parlare), quindi è una sorta di datore di lavoro. Sei d’accordo? Antonio Marano che è il direttore, si è sentito offeso dalle parole della Borromeo che l’ha attaccato facendo riferimento alle difficoltà che avevano con Santoro ad andare in onda, e l’ha censurata. Se tu fossi il direttore di una banca e venisse un dipendente a dirti: “Lei mi fa pressioni, io con lei mi trovo male a lavorare, lei è un cinico e un potente che vuole solo far valere la sua brama di dominio…” tu non gli faresti quantomeno una lettera di richiamo? Beh Marano, dopo la litigata furibonda con la Borromeo a fine registrazione, ha deciso di censurarla.

    Moody, lo sai che se dovesse fare una scossa di quell’intensità a Firenze ci sarebbero non 300, ma 300mila morti? Le responsabilità sussistono per 2 edifici nuovi che sono crollati. La casa dello studente e una parte dell’ospedale. Il resto era centro storico, decine di case storiche, costruite anni e anni fa. Che vadano in galera, e ci restino coloro che hanno costruito con la sabbia, ma non sentirti tranquillo perché qua hanno costruito male e nel resto dell’Italia bene. Preoccupati perché tutti gli edifici storici cadrebbero a pezzi, i palazzi del centro e della periferia, in ogni città, non del mondo, ma dell’Italia sì. A mio avviso invece non è stata per niente data rilevanza al problema modalità di costruzione, perché per una città che è crollata ce ne sono centinaia di altre, tutte direi, che con una pari scossa subirebbero lo stesso destino. Perché la gente non ha paura di dormire in una città qualunque di un paese che ha lo stesso rischio sismico della California, ma in cui costruiscono ancora come se il terremoto non ci appartenesse?

  2. La mia critica era rivolta verso la censura!

    Purtroppo fare il cittadino non è cosa semplice: bisogna interessarsi a quello che succede nel mondo, bisogna avere la voglia di farsi un’opinione, bisogna avere voglia di discutere con chi la pensa diversamente…

    Capisco che molti preferiscano pensare alla politica il meno possibile e delegare altri a fare questo ingrato lavoro. Non condivido ma capisco.

    D’altra parte bisogna mettere nelle condizioni chi ha voglia invece di fare il proprio dovere di cittadino e la censura è fatta appositamente per evitare che questo avvenga. La Borromeo dunque andava invitata e pure fatta esprimere: sta allo spettatore poi giudicare, non a Marano!

    La questione del “chi si accontenta” mi è venuta in mente perché sono sul tuo blog e quando penso a te mi viene in mente l’Aquila. Secondo me troppo spazio è stato dato alle manifestazioni di solidarietà dei politici (tutti) e troppo poco al fatto che del disastro ci sono precise responsabilità umane. A sentire i telegiornali sembrava che si trattasse di un castigo divino…

    Scontato dire che quando parlo di “chi si accontenta” non mi riferisco certo agli Aquilani.

    Ritieni il mio punto di vista così discutibile?

  3. raldi, poi hanno spento la telecamera, perché lei, se vai a vedere alla sagra del Brunello di Montalcino, sta ancora parlando.

    moody, non ho capito che c’entra la questione del chi si accontenta che i politici vadano a distribuire strette di mano ai terremotati con la censura dell’intervista della Borromeo. Comunque certo che farebbe innervosire anche me, ma mica ho detto che hanno fatto bene a censurarla, secondo me proprio non avrebbero dvuto invitarla considerando che come la pensa la Borromeo su Berlusconi e compagnia bella lo sa pure la mia vicina di casa che sa a malapena fare il sugo, quindi se a te, direttore di RAI2, non sta bene che dica quelle cose non la inviti, perché se la inviti lei le dice.

  4. Un giornalista ti fa una domanda, tu rispondi e poi non mandano in onda quello che hai detto: a mio parere non è un compromesso accettabile. Soprattutto perché la RAI è una tv di Stato. Scommetto che una cosa del genere farebbe innervosire anche te!

    C’è chi si accontenta di vedere i politici che vanno a distribuire strette di mano quando una città viene giù dopo un terremoto per sentirsi protetto e chi invece è più esigente. La RAI è sia di chi non vuole sapere nulla delle beghe di Silvio che di chi vuole avere prove inconfutabili della sua integrità. Perché dunque censurare?

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