4 chiacchiere (contate) con… Eraldo Baldini

Intanto prometto che la prossima volta, prima di sparare minchiate tipo quella che in Italia non si trovano i kiwi a febbraio, mi documenterò. Fortuna che ho pure lavorato in un supermercato per 7 lunghi mesi, ma io mica me lo ricordo se vendevamo i kiwi a febbraio. Ho sempre avuto seri problemi ad associare il frutto alla stagione, che natura vuole accompagni la sua nascita e crescita fino alle nostre tavole, figuriamoci se posso stare a pensare pure a quelli maturati in riserva. Comunque non credevo che attorno alla Stanza del Matto ruotassero tanti appassionati di kiwi. Propongo di fondare la Lega per la Protezione del Kiwi che, giuro, mai più mi azzarderò ad oltraggiare.

Appena tornato dal pranzo (quando a cucinare è mia madre va rispettato rigorosamente il fuso orario dell’Isola dei famosi, quindi se non son le 3 e mezza non si vede spaghetto al sugo o sofficino o bistecca) e prima di andare al lavoro (penultimo giorno e poi si parte) ecco puntualissima sulle pagine di Sololibri.net la mia intervista a un autore che, grazie alle sue molteplici pubblicazioni di grandissimo successo, Mal’aria e Come il lupo, per citarne un paio, s’è guadagnato l’appellativo di Re del noir italiano. Signore e signori, 4 chiacchiere (contate) con… Eraldo Baldini.

Un ringraziamento speciale a Eraldo Baldini che ha dimostrato disponibilità e grande eleganza, nonostante qualche mia domanda fosse un pochino spigolosa e quest’intervista per lui fosse tutt’altro che necessaria.

6 commenti su “4 chiacchiere (contate) con… Eraldo Baldini

  1. E tu ti sorprenti per i kiwi….io l’altro giorno sono venuto a sapere di melanzane lavate in lavatrice!!! Giuro, non è uno scherzo.

    Eraldo l’ho letto parecchio. Ha uno stile tutto suo, fa parte dei grandi non abbastanza valutati.

    Buona Giornata

  2. luca, mi pare di capire che ti riferisci alla mia domanda spigolosa. Io ovviamente non intendevo dire che ci son libri che piacciono a tutti i lettori, ma proprio tutti. Intendevo far notare il maggior apprezzamento che il pubblico aveva mostrato nei confronti dei romanzi di Baldini rispetto ai libri di racconti. Poi magari ho avuto una percezione sbagliata, visto che lui ha smentito nella risposta.

  3. Interessante la preparazione antropologica di Baldini. La forma del racconto piace molto anche a me anche se oggi come dice lui non riscuote i migliori favori. In effetti poi è piuttosto raro che una qualunque opera riscuota l’unanimità dei consensi. Una pur minima branchia di detrattori c’è sempre, è fisiologica nel riscontro del pubblico.

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