Onde rotte, il libro… strano

In libreria. Signora dall’aria preoccupata. Non è a suo agio. Teme che lì dentro possa accaderle qualcosa di terribile. Risponde al telefono.
– Sì, sono in un… una… specie di negozio di giocattoli – e mi guarda inorridita. – Ora chiedo, ORA CHIEDO!
Alza il tono di voce per farsi sentire da me.
– Buongiorno senta, mio figlio cerca un libro… strano.
– Sì, qual è il titolo?
– Onde rock, di Jack Ketchup!
Onde rock. Boh, sarà la biografia di qualche chitarrista, penso. Cerco e digito “onde rock” non mi esce niente. Digito Jack Ketchup, come la salsa. Niente.
– È sicura che si chiami così?
– Sì! Jack come quello di Titanic, per indenderci.
-… Sì.
Poi un lampo mi attraversa l’iride. Un flash, un un un… libro bellissimo.
– Signora, non potrebbe essere ON THE ROAD di Jack CHERUAC? – glielo pronuncio proprio per bene. Cheruac.
– Sì sì, quello è. Onde rotte di Chesuap!
-…
Sì, proprio quello, penso mentre le prendo il libro “strano” dallo scaffale.

[Madremail]

Madre non la riconosco più.
La chiamo e non mi risponde. Poi mi arriva un’email con in oggetto la parola BUONGIORNO.

Testo: Caro Matteo, nelle ore diurne sono spesso impegnata; lavoro da quarant’anni e quella stronza della Fornero ha deciso di prolungare ulteriormente la mia agonia. Nel pomeriggio pure sono impegnata nelle faccende di casa. A dire la verità un po’ meno di prima. Da quando te ne sei andato sembra che il pulito in casa duri di più, lo sai? Quindi chiamami nelle ore serali, prima che inizino i programmi in televisione, e mai il mercoledì che c’ho Chi l’ha visto? né il venerdì che c’ho Quarto grado. Oppure puoi mandarmi un esse emme esse, oppure ancora della posta elettronica all’indirizzo da cui ti sto scrivendo. La leggerò con calma quando sarà.
Ci sono molti modi per sentirci senza disturbarci. Ciao, mamma

[Geo & Geo Madre]

Madre ha accolto la lieta novella del lavoro trovato dal Primogenito con la stessa gioia che una mamma cinghiale riserverebbe al cacciatore intenzionato ad assassinarle tutti i cuccioli per farne barattoli di sugo da vendere ai ristoratori.
Lei vorrebbe un figlio informatico possibilmente ricchissimo, ma io non sono così. Non sono questo. Gliel’ho spiegato in una lunga telefonata. Alla fine, con tono esausto, ha detto:
– D’altronde quello dei libri è il tuo habitat naturale. E agli animali l’habitat non glielo puoi cambiare.
– …