L’Italia intera è contro la Gelmini e il Tgcom parla del cane bionico

Io sono contento che adesso il cane Trixie stia bene, con la sua zampa di titanio impiantata in un rivoluzionario intervento che l’ha salvato da un devastante cancro osseo. Sono contento che Trixie, il primo cane bionico al mondo, sia tornato a camminare. E sono felice se alle contadine svizzere andava di fare un calendario sexy fra paesaggi bucolici e prati. Le sensuali protagoniste posano con malizia ed erotismo, nello svolgimento delle loro normali attività quotidiane in sexy lingerie, guepière e corsetto di pizzo, tra mucche e caprette, fiori e attrezzi da lavoro, animate dal nobilissimo intento di “mettere a nudo la modernità del mondo agreste”.
Però dico io.
Qualcuno si è accorto di ciò che sta accadendo in questi giorni in Italia? Mi riferisco alle folle che mai avevo visto tanto unite in un ideale come oggi contro la Mariastella (Gelmini). Ha messo d’accordo tutti, insomma. Maestri, professori, studenti, genitori che manifestano in novanta città italiane (90!) urlando il loro disappunto (furia) dietro il meraviglioso slogan Gelminator, ministro della distruzione.
Trentamila a Roma, ventimila a Milano, sessantamila a Torino, quindicimila a Bologna, ventimila a Firenze, cinquemila a Perugia. Mi pare tanta gente. Possibile che nessuno li abbia visti né sentiti?
Io non dico che la notizia di Trixie non avesse dignità di pubblicazione, e pure quella del calendario delle contadine svizzere, però, signori del Tgcom, quando vi ritrovate  a fare il copia/incolla come dei piccoli robot telecomandati e programmati per tacere, privati di ogni libertà di stampa, parola, opinione, non vi fate un po’ pena? Solo un po’. La scuola esiste, la voce della gente va ascoltata non oscurata.
Una carezza a Trixie e ciao.