Caro Matto, sei un superficiale

Ho collezionato proprio ieri il mio terzo: “Sei un superficiale!” nelle ultime due settimane. È un risultato inaspettato che m’inorgoglisce non poco. Sul serio. M’inorgoglisce e mi rassicura appurare che determinate persone non riescono ad attraversarmi, se non voglio. Non posso stare a spiegare perché, se prima spendevo quattro parole e una telefonata, adesso neanche mezzo saluto. Se da un non legame passo a un non sentirci; non dovete rimanerci male solo perché sembrava che la cosa m’interessasse. Cioè m’interessava pure, mica no, ma si vede che da un certo punto in poi non m’è interessata più. Sarà successo qualcosa, sarà che ho riflettuto, sarà che è bastato un dettaglio che in massa giudichereste insignificante, perché voi guardate l’anima delle persone, lo so, ma io sono libero di vivere come meglio credo e regalarmi davvero, solo a chi amo da anni. Quindi state attenti, oh voi che vi accingete a conoscermi, non lasciatevi ingannare dalla mia apparenza genuina perché, anche se nella maggior parte dei casi vi assicuro non è mia intenzione, comunque riesco a far male fregandomene d’improvviso. Non per scelta, ma perché è così che capita. Ragazzi, fatevene una ragione; la superficialità è la migliore delle mie qualità.
Detto questo domani torna il Trash week end, perché oggi è venerdì, giusto? (Di Giugno, no? Del duemila e qualche cosa, perché il nuovo millennio è arrivato da un po’, se non erro.) Va be’, comunque, come al solito, se avete trash news sui nostri tanto amati VIP nostrani e non, non (non è una ripetizione anche se ho detto per tre volte di seguito non) esitate a segnalarmele.
Tra poco torno al lavoro. Ringrazio la beauty farm Mc Donald’s per la sauna gratis che mi ha regalato ieri. Nonostante il condizionatore, vicino alle griglie non si può proprio stare. Il formaggio, che di solito si scioglie nel panino col calore del pane tostato e della carne, ieri ha accelerato il suo processo liquefacendosi sul banco condimenti e trasformando quella che era una stecca dura e compatta in una specie di serpente molle, semifuso. Non vi dico quanto facile, e soprattutto veloce, è stato separare le fettine una dall’altra per fare i panini. Non vorrei essere pessimista, ma mi pare che oggi faccia più caldo di ieri e il solo pensiero di dover inalare aria bollente fino alle 22.30 mi spompa. Ora vado a farmi una bella doccia gelata, poi scelgo il boxer più onda su onda che possiedo, e vado. E se ho caldo mi tuffo nel lavandino dei pomodori per una rinfrescatina, tra un Big Tasty (che ho appurato pronunciarsi Testi, anche se tutti continuiamo a chiamarlo Tasti, ma in fondo non è un problema, non so per voi) e una mandata di otto regolari. Buona serata!